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Gilberto

Perché adottare un cane anziano? E arrivò Gilberto, il segugio. L’ho visto in una foto ed è stato mio dal primo istante!
Destino, empatia… lui è magico e come per magia è arrivato, bello come mai avrei immaginato, speciale come non mi sarei mai aspettata. Ci sono segugi che hanno vissuto a catena, chi per strada con un po’ di libertà… hanno un loro passato ma spesso e volentieri non hanno un futuro.
Vorrei poter dire che il nonnino lo salvate, ma non è così: egoisticamente è lui che salva voi e, come  Gilberto, vi può insegnare tanto. Lui ha asciugato tutte le lacrime senza doverlo nemmeno chiedere, con la simpatia e la lentezza rassicurante che solo i cani anziani hanno. Ha aperto il suo cuore alle paure per accogliere vicino a se un coniglio o una gattina nella cuccia, lasciar mangiare un criceto libero senza dirgli niente…non ha bisogno di affermare la sua forza perché l’ha già fatto, è sopravvissuto perché sapeva che prima o poi qualcuno per lui sarebbe arrivato. E fortunatamente, per me, l’ho incontrato.
Zoppi, ciechi o sordi, tripodi o con tumori, cosa può fermare chi dalla vita ha avuto solo battaglie?
Gilberto ti insegna che essere un nerd è figo, che a 13 anni si può imparare ad ululare a qualcuno che non vedeva l’ora di sentire forte la sua voce di guerriero, che se non riesci a saltare un ostacolo puoi avere qualcuno che ti da una manata sulle chiappe senza farti sentire un perdente, che anche con le zampette malandate si può saltare per prendere un biscotto perché ci sarà qualcuno che te ne darà un altro.
Lui che è oltre perché, rispetto a chi ha avuto tutto, non tiene stretto niente poiché nella vita c’è spazio per tutti, che il russare della notte (perché un po’acciaccato) può diventare la nona di Beethoven!
E spero proprio che leggendo questa storia a qualcun altro venga voglia di scegliere un Gilberto, perché il cane anziano non è pietà, non è pena o atto d’amore: è un essere cosi prezioso da dovergli solo dimostrare che sei alla sua altezza.
Valentina